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La Torre Sabauda
La torre è uno dei simboli di Calasetta, infatti si trova nello stemma comunale, fu costruita tra il 1756 e il 1757 prima della fondazione di Calasetta che arrivò nel 1770.
Tutti i materiali utilizzati per la costruzione delle torre furono presi sul posto o su territori circostanti, utilizzando manodopera locale.
L’obiettivo per cui fu costruita la torre di “Cala di Seta”, così come quella più antica di Portoscuso, era controllare la porzione di mare che suddivide la terraferma dall’Isola di San Pietro e difenderla dagli attacchi dei pirati che solcavano i mari in quel periodo, oltre ovviamente a difendere successivamente i centri abitati di Carloforte e Calasetta.
La Parrocchia di San Maurizio Martire
La Parrocchia di San Maurizio Martire è l’unico luogo di culto del paese di Calasetta.
La chiesa fu costruita tra gli anni 1837 e 1839, anno in cui venne consacrata, il progettista dell’opera fu l’Architetto Pinna.
La prima struttura della chiesa presentava una pianta centrale a forma quadrata.
Nel 1956, a causa di un alto incremento demografico dell’abitato, l’edificio venne ampliato grazie alla generosità della comunità che raccolse dei fondi per la realizzazione dell’opera.
Da allora la struttura venne modificata a croce latina, vennero prolungate le pareti e oggi risulta costituita da tre navate separate da pilastri e arcate.
Esternamente la chiesa ha un aspetto molto particolare, infatti troviamo due torri campanarie e una cupola rivestita da squame, mentre la facciata è stata pitturata di bianco e celeste.
Internamente invece troviamo del materiale marmoreo che venne preso dall’antica chiesa della tonnara di Cala Sapone. Gli affreschi che si trovano all’interno della chiesa non dell’artista tedesco Jorg Schreyogg.
La chiesa è dedicata a San Maurizio Martire commemorando l’ordine Mauriziano che nel ‘700 favorì l’insediamento dei nuovi coloni nell’Isola di Sant’Antioco.
La festa patronale viene celebrata il 22 settembre, con una processione tra le vie del paese alla quale partecipano tanti gruppi folcloristici da tutta la Sardegna.
Museo D'arte Contemporanea
Il MACC Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta raccoglie ed espone la collezione dell’importante artista sardo Ermanno Leinardi.
La collezione è composta da circa 106 opere di 100 artisti europei suddivisa in due grandi sale, in una viene rappresentata l’arte concreta e nell’altra quella astratta.
Il museo è gestito dalla Fondazione MACC in collaborazione con la Beyond Entropy Ltd, che gestisce anche la galleria a cielo aperto di Mangiabarche.
Batteria Mangiabarche
La Batteria Mangiabarche è costituita da vecchie batterie antiaeree e antinave risalenti alla seconda guerra mondiale.
La batteria costituita da trincee di protezione con passaggi sotterranei, vecchi depositi, e l’imponente centrale di tiro che svetta sul paesaggio lungo la costa.
L’edificio originale fu inizialmente ristrutturato e convertito a ristorante, successivamente nel 2010 è stato trasferito alla Conservatoria, ente che si occupa della conservazione e della tutela dei beni paesaggistici ed ambientali del patrimonio costiero della Sardegna, oggi viene utilizzato per l’esposizione di opere d’arte come galleria a cielo aperto.
La Storia
Nel 1770 delle famiglie di pescatori di corallo e successivamente di tonni, originarie di Pegli ma provenienti dall’isola di Tabarka, in Tunisia, fondatori di Carloforte, si trasferirono nella parte nord dell’Isola di Sant’Antioco, al tempo disabitata.
I Coloni si insediarono nel territorio di Cala de Seda, di fronte all’Isola di San Pietro, e rotta principale del passaggio del tonno.
Successivamente arrivarono dei coloni piemontesi, che apportarono tecniche di coltivazione vitivinicola del famoso Carignano del Sulcis.