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Perdaxius
Perdaxius è un paese di circa 1500 abitanti che si trova al centro del bacino minerario del Sulcis.
Il territorio fu abitato già nel periodo nuragico e lo possiamo verificare dalla presenza del Nuraghe Camboni e di altre caverne adibite a sepolcro.
Mentre abbiamo tracce di epoche medievali grazie alla presenza della Chiesa romanica di San Giacomo e della Chiesa campestre di San Leonardo da cui prende il nome il maestoso parco che la circonda.
Chiesa di San Leonardo
La Chiesa di San Leonardo si trova all’interno del Parco di San Leonardo all’ingresso del paese di Perdaxius.
L’edificio risale al XIII secolo e conserva ancora oggi le caratteristiche proprie del romanico di quel periodo.
Non ci sono documenti ma è presumibile che la fondazione dell’edificio risalga al periodo in cui si insediarono i monaci gerosolimitani.
Fu ristrutturata nella seconda metà degli anni novanta. La facciata presenta un portale centinato, caratterizzato da un piccolo arco in pietra trachite ben definito.
Nella parte superiore è presente una piccola finestra decorata a punta di diamante, caratterizzata da una cornice sagomata e listelli incrociati nel piccolo vano.
Lo stesso modello è riportato nel prospetto posteriore. Il campanile a vela, elegante e con luce ad arco molto ampia, poggia sul terminale della facciata a doppio spiovente.
Il lato est è formato da una serie di piccole mensole in pietra e da una finestra.
Il prospetto posteriore ha una forma slanciata, il piccolo abside è caratterizzato da una piccola cupola, leggermente ribassata e da una cornice sporgente rispetto al paramento inferiore, dove è presente una finestrella a strombo verso l’interno.
La chiesa si presenta ad aula unica e con volta a botte. L’area del presbiterio è delimitata, rispetto al resto dell’aula, da un arco a centina, realizzato da conci di trachite rossa. Da segnalare una piccola teca conserva una statua di San Leonardo, in legno di ambito sardo, attribuita al XIX secolo ma di chiaro stile popolaresco.
Parco di San Leonardo
Il Parco di San Leonardo è stato creato per dare valore alla piccola Chiesa campestre di San Leonardo da cui ne prende il nome.
Ulivi secolari fanno da contorno ad un’area attrezzata per poter fare picnic, con barbecue in muratura, tavoli e panchine in pietra.
Nella domenica della Pentecoste, ogni anno, viene celebrata all’interno della Chiesa di San Leonardo la santa messa in onore del Santo, con sagre e degustazioni di prodotti tipici locali.
Nuraghe Camboni
A circa 800 metri a sud del centro del paese di Perdaxius troviamo l’area archeologica del Nuraghe Camboni.
Il Nuraghe si trova a 97 metri sul livello del mare, e viene definito come nuraghe complesso.
È costituito dalla torre del mastio e da tre torri perimetrali congiunte tra loro da una muraglia di enormi massi di andesite basaltica. Non si esclude la presenza di una quarta torre ancora da scavare nella parte Sud Ovest.
La tholos del mastio è crollata, e nella parte nord ovest del piano di svettamento, ricoperto di detriti, si può osservare il vano scala.
Il percorso nell’area nuragica si snoda intorno al nuraghe e nell’area del villaggio adiacente che si trova ad est di esso.
La maggior parte delle strutture megalitiche sono riferibili a capanne.
Delle quali si può notare che una ha forma rettangolare ed è provvista di sedile interno e canaletta, ma la maggior parte si trova sotto le sterpaglie.
Accanto a questa capanna è stato messo alla luce un pozzo nuragico con ghiera, del tipo a bottiglia, e si suppone fosse un pozzo sacro.
Chiesa di San Giacomo
La Chiesa di San Giacomo si trova al centro del paese di Perdaxius.
La chiesa risale alla seconda metà del XIII secolo, come confermano l’impianto, la struttura dell’edificio e l’analisi della muratura.
Nel XV secolo il villaggio e conseguentemente la chiesa furono abbandonati.
La prima menzione della chiesa rurale risale al 1806 in una lettera del Vescovo Nicolò Navoni sullo stato della diocesi.
L’edificio è costruito interamente in bei blocchi di trachite e arenaria. La facciata a capanna, con conci a vista e prive di membrature di superficie, presenta un’unica apertura rettangolare con capitelli a modanatura semplice tagliati a filo e aggettanti verso l’ingresso.
In asse con il portale, al culmine della facciata è un campanile a vela con luce ogivale in cui è riproposta la stessa tipologia di capitelli a filo; una croce litica sormonta e chiude l’arcata.
Le restanti superfici esterne, come tutte quelle interne, sono ricoperte da uno strato di intonaco che nasconde la tessitura muraria.
L’aula, coperta da un tetto a doppio spiovente con coppi su capriate lignee, è conclusa a sud-est da un’abside a pianta semicircolare priva di luce; l’estradosso del catino è in asse con il muro d’imposta.
La Storia
Dell’abitato di Perdaxius troviamo tracce già dall’epoca nuragica testimoniate dalla presenz a del Nuraghe Camboni e di diverse caverne adibilte al tempo come sepolcro.
Il centro abitato si sviluppò però nel Medioevo grazie alla fondazione di un convento da parte dei monaci benedettini dei quali è possibile ancora oggi visitare i resti.
Perdaxius appartenne al Giudicato di Cagliari e successivamente passò sotto la dominazione degli aragonesi, che se si hanno tracce solo sino al 1421.
Venne ripopolato poi intorno al XVIII secolo sino a diventare comune autonomo nel 1958.