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Miniera di Porto Flavia

Porto Flavia

Porto Flavia si trova nel territorio di Iglesias, presso la miniera di Masua, ed è una delle opere di ingegneria mineraria di più alto livello in tutto il mondo, unico nel suo genere.

Il complesso minerario fa parte del Parco Geominerario della Sardegna, riconosciuto Patrimonio Mondiale dall’UNESCO.

Costruito nel 1924 dall’Ing. Cesare Vecelli per la società mineraria belga Vieille Montagne, consiste in una galleria scavata nella falesia di origine calcarea, a strapiombo  sul mare, come si può vedere dalla foto, che fungeva da metodo d’imbarco diretto, per ottimizzare il carico del minerale sulle navi mercantili.

Posizionato in un contesto paesaggistico di straordinaria bellezza, venne costruito un sistema costituito da due gallerie sovrapposte. Il minerale proveniente dalla miniera arrivava nella galleria sovrastante tramite delle rotaie della lunghezza di 3 km, dei quali circa 600 metri in sotterraneo e veniva scaricato dentro 9 silos alti 18 metri scavati nella roccia, dalla capacità complessiva di 10.000 tonnellate, che servivano per lo stivaggio dei materiali. Nella galleria sottostante, realizzata sotto i silos, i minerali venivano convogliati nelle stive delle grandi navi da carico tramite un sistema di nastri trasportatori che terminava con  un pontile a sbalzo.

Il Sistema di Porto Flavia è stato rivoluzionario per i tempi, infatti sino ad allora si utilizzava un sistema che prevedeva il trasporto a spalla dei “Galanze” carlofortini e il carico a mano dei materiali su delle piccole imbarcazioni di vela latina, di 20 -30 tonnellate, chiamate Bilancelle, che trasferivano i loro carichi al porto di Carloforte, dove successivamente venivano imbarcati su grandi navi, unico ad avere un pescaggio tale da poter ospitare questi enormi natanti, verso gli impianti metallurgici di tutto il mondo.

Porto Flavia Sardegna
Pan di Zucchero Sardegna

Il nuovo impianto riuscì a ridurre drasticamente il tempo e i costi  di carico e trasporto dei materiali, migliorando quindi le condizioni di lavoro dei minatori e l’economia di tutta la zona circostante.

L’impianto fu dismesso negli anno ‘60 del ‘900 a causa del progressivo abbandono dell’attività estrattiva nel Sulcis-Iglesiente.

Come vari altri siti minerari, alla fine del secolo scorso, Porto Flavia è stato sottoposto ad un intervento di restauro per essere successivamente riaperto al pubblico. Oggi i visitatori possono percorrere la galleria superiore, che offre la magnifica visione dello strapiombo sul mare blu del litorale di Nebida e frontalmente il suggestivo faraglione di Pan di Zucchero, monumento naturale di 132 metri.

Il panorama mozzafiato unito alla genialità dell’opera conferiscono a questo sito archeologico industriale una grande capacità attrattiva per tutti i visitatori e i turisti.