Come To Sulcis

Villaperuccio

Il comune di Villaperuccio si trova al centro del Basso Sulcis.

Il nome con cui viene conosciuto il paese nella lingua sarda è Sa Baronìa.

Villaperuccio conta circa 1100 abitanti e nel suo territorio si trova l’importante necropoli prenuragica di Montessu.

Montessu

Villaperuccio Sardegna

La Necropoli di Montessu si trova nelle montagne di Villaperuccio ed è la più importante necropoli di domus de janas della Sardegna meridionale.

Risalente a circa 5000 anni fa, questa necropoli custodisce circa quaranta domus de Janas (le case delle fate o delle streghe).

Le più semplici hanno una camera circolare e una bassa volta, le altre sono costituite da una camera maggiore circondata da più nicchie sopraelevate.

Si distinguono le tombe-santuario, dette “Sa Cresiedda” e “Sa Grutta de Is Procus”.

Menhir di "Luxia Arrabiosa"

Il Menihir di “Luxia Arrabiosa” si trova all’interno della  valle di Terrazzu, nelle campagne di Villaperuccio.

I Menhir sono maestose pietre di trachite o granito, prive di decorazioni che si presentano con una faccia appiattita e una convessa, e venivano idolatrati dalle popolazioni del neolitico.

Rappresentano “divinità” maschili e femminili che, secondo i popoli neolitici, regolavano la fertilità della terra, sui cui si basava la loro economia.

L’imponente pietra megalitica denominata “Luxia Arrabiosa” è il Menhir più grande della zona con i suoi 5 metri di altezza.

In tutta la Valle di Terrazzu sono presenti altre pietre di questo genere, ma nessuna di queste dimensioni.

Villaperuccio Sardegna

Chiesa della Madonna delle Grazie

Villaperuccio Sardegna

La Chiesa della Madonna delle Grazie si trova all’ingresso del paese di Villaperuccio.

L’edificio, risalente probabilmente al XVI secolo e attesta nella zona l’esistenza di insediamenti sparsi sin da antica data.

Tale collocazione cronologica è suggerita anche dall’iscrizione di una campana che restituisce la data del 1582.

I lavori di restauro sono documentati negli anni Novanta del secolo scorso.

La facciata, conclusa da un terminale piatto sottolineato da una cornice modanata, è unita ad un semplice campanile a vela a unica luce.

Al centro del lapideo paramento del frontone si apre il portale d’ingresso.

La muratura del prospetto anteriore è in parte costituita da conci squadrati di trachite alcuni dei quali originari, altri sostituiti a seguito del restauro degli anni ’90.


Il prospetto posteriore, su cui si apre un oculo sottostante il culmine del terminale a capanna, è quasi interamente coperto da intonaco poiché la presenza dei conci di trachite e arenaria è limitata agli spigoli.

Internamente l’edificio presenta una pianta rettangolare molto allungata priva di cappelle laterali con copertura lignea, nella zona del presbiterio e orditura in canne sorrette da capriate, nell’aula mononavata.

Da segnalare la nicchia con sportello, sopra l’altare in pietra, che conserva la statua della Vergine delle Grazie in legno dorato e policromato, databile tra la fine del XVI e i primi decenni del XVII secolo.

La Storia

Il territorio del Comune di Villaperuccio fu abitato sin dai tempi del periodo neolitico.

Notevole importanza hanno i ritrovamenti fatti della Necropoli di Montessu e il numero Menhir, tra cui il più importante quello di Luxia Arrabiosa, trovati nell’agro di Villaperuccio.

Il centro abitato faceva parte del Giudicato di Cagliari in periodo medievale.

Con la conquista aragonese e le relative guerre il paese ebbe grandi danni, anche a causa della peste e stentò a riprendere le faste origini.

Il paese si riprese definitivamente nel XVIII secolo quando numerose famiglie di agricoltori decisero di rinsediarsi a Villaperuccio facendone ripartire l’economia.

Dopo il periodo feudale il territorio, nel 1821, venne prima incluso nella provincia di Iglesias e successivamente unito al comune di Santadi.

Grazie ad un referendum, nel 1979, Villaperuccio divenne nuovamente comune a sé, perdendo però gran parte del suo territorio.